Motivazioni Strategiche

Le motivazioni della scelta di andare completamente sul digitale non sono per “avere qualcosa in più”. 

Ma profonde, sistematiche, strategiche

1 - Più efficiente e di maggiore qualità

Normalmente si pensa al digitale solo per risparmiare sulla carta. Ma una piattaforma seria con servizi avanzati e materiali interattivi (non stiamo quindi parlando di banalmente appendere il PDF e stop) e costanti aggiornamenti/implementazioni ha costi considerevoli, che riducono od annullano il risparmio sulla carta. In alcuni casi, costa persino di più. 

Dunque non è questo il punto. La piattaforma didattica digitale è stata da noi scelta per ragioni di flessibilità, efficienza, qualità. 

Mi soffermo su quest'ultima. 

L’insegnamento è assai più proficuo e l’apprendimento ben più completo e controllato. E, usando sistemi in costante progress (la carta invece è ferma), aumenterà sempre di più. 

Questo è il punto, il senso vero della scelta.  Una scelta dunque di campo, di percorso, a lunghissimo termine. Non perché si risparmierebbero (...ed è tutto da vedere...) alcuni miseri euro a manuale. Non è questa l’ottica, che alla fine diventa distruttiva: vorrei ricordare che l’inseguimento del prezzo basso ha causato un impoverimento mostruoso del nostro settore, fossilizzato sul costo in forma maniacale, senza più prestare attenzione a nulla altro. Depauperando e minusvalendo anche le proprie forze, il proprio impegno.

Giù il prezzo, giù anche il resto. Tutto giù.  In una regressione-depressione anche sul lato umano e personale. 

Non neghiamolo, lo sappiamo bene: siamo imbruttiti. Questi anni sono stati un disastro. Soprattutto sotto l’aspetto motivazionale che, nel nostro settore pieno di hobbisti ed innamorati, è quello più importante.  Non ci si ritrova, non si sopporta più uno svilimento tale. E si abbandona. Anche la speranza. 

Nella maggior parte dei casi l’autostima di un Istruttore, il proprio apprezzamento su come svolge il lavoro e la visione del futuro (se ce l’ha) sono ai minimi storici. E’ un fatto, incontrovertibile. 

Ed allora basta pensare solo al prezzo.

Certo se un sistema Didattico-Commerciale come quello proposto riesce anche ad abbassarlo va benissimo.  Ma anche in questo caso non deve essere il prezzo il motivo principale. Mai. 

Il motivo principale di una scelta Didattico-Commerciale per ricominciare a respirare aria pulita, deve essere la qualità dell’intero sistema. L’Istruttore deve poter constatare che ci sono finalmente notevoli margini di miglioramento, non credere solo alla caduta infinita. Deve poter capire che può operare una “rottura”, e non solo di prezzo. Ma di metodologia, di supporto, di prodotto e di servizio. Che può tornare alla soddisfazione, allo stare bene con quello che si fa, senza più compromessi anche con se stessi. 

Ecco il vero motivo del cambio che abbiamo voluto. Per il quale si è deciso che lo strumento tecnico più adatto all'obiettivo è una piattaforma digitale, che innalza enormemente la qualità e permette una serie di diversificazioni profonde anche sotto gli aspetti commerciale e logistico. Che esponiamo nel punto successivo. 

2 - Separazione fra teoria ed acqua. Cambia tutto. 

Tradizionalmente il corso viene svolto dallo stesso Istruttore nella stessa località. Un’impostazione Didattica-Qualitativa-Logistica-Commerciale che offre molti più problemi che vantaggi. Infatti, a meno di trovare l’Istruttore magnifico, bravissimo in acqua, mostro in teoria al punto da rendertela addirittura piacevole, sempre disponibile, con una struttura di aula e di diving completissima ecc. ecc., nella pratica è naturale che incentrando tutte le aree di insegnamento e logistica su una persona sola qualcosa sia (anche parecchio) di minore efficienza. 

Per forza, nessuno è perfetto. Quindi il sistema tradizionale unidirezionale (che poggia su un singolo uomo tuttofare) è un sistema di ampio compromesso. Al punto di divenire persino casuale (chi ci si trova sotto casa, ecc.).

Idem per il Candidato Istruttore che cerca un Trainer (attenzione, lo scenario non riguarda solo i Diver …). Ed è la stessissima cosa per l’Istruttore dal suo punto di vista professionale.

L’Istruttore ha specifiche inclinazioni, ovviamente. Magari gli piace molto meno fare teoria, che considera barbosa o difficile. 

Un altro Istruttore invece ha problemi ad andare in acqua, perché vive in una zona molto distante da essa. O sa svolgere meglio lezioni teoriche, che lo appassionano invece di addormentarlo (ed addormentare gli allievi). Indi preferirebbe lasciare in gran parte l’acqua a chi è più logisticamente organizzato, a chi gli costa meno come trasferimenti e -perchè no, non siamo tutti uguali- magari a chi è meglio acquatico (non vedo scandali in questa affermazione).

Per non dilungarmi su infiniti scenari che si intersecano, invito il Lettore ad un simpatico ed utile esercizio: pensare a quante componenti ha il prodotto finale “Corso”. Nelle sue risultanti qualitativa edorganizzativa. Parecchie, davvero. 

Si pensi anche a quelle secondarie, come p. es. all’Istruttore che non dà il manuale se non in prestito, o che ne fa fotocopie, a chi accellera maldestramente teoria-acqua perché non riesce a stare nei tempi … se analizziamo bene, le componenti basiche di un corso sono una ventina. Di primo acchito si pensa a 6 o 7. Invece sono ben una ventina. 

Stanno tutte sulle spalle (e sulla discrezionalità) di una sola persona. Che è costretto a distribuire risorse a seconda di quante ne può (o vuole) avere. 

E come distribuisce queste risorse? Per un motivo o per un altro, inevitabilmente, alla fine livellandole verso il basso. 

Se invece molto passa al sistema centrale (piattaforma didattica con sussidi ottimi ed uniformemente distribuiti) e viene fortemente perseguita (nota: non è obbligatoria) la suddivisione di compiti(teoria-acqua e sottosettori), il sistema diventa estremamente efficiente sia nei confronti dei Corsisti sia dei Professionisti. Che si specializzano. E fanno di più quello che gli piace fare e su cui riescono meglio. 

A vantaggio della loro piacevolezza/scorrevolezza del loro lavoro ma anche dell’aspetto commerciale: se lo sai fare meglio, lavori di più. E se tutti fanno meglio il loro pezzo di lavoro, l’intero sistema didattico funziona meglio e PTA, vista come insieme, attira più Corsisti.  Certo, il ragionamento parte dal presupposto che si attraggono più Corsisti aumentando la qualità e non (solo) diminuendo i costi, ma su questo abbiamo già scritto. 

Ora, se il Lettore me lo consente, vorrei tornare all’analisi dei vantaggi di tale sistema.

Costo teoria zero (a parte il cachet): su piattaforma digitale, da casa, senza nemmeno spese di corriere postale, nulla per benzina, food e hotel. Nulla di nulla. La fai quando vuoi, con chi vuoi: il Diver si sceglie l’Istruttore senza pensare a dove abita, l’Istruttore mette insieme più Diver di zone diverse senza spostarli da casa. Lezioni che, come abbiamo già visto, non sono solo più pratiche ed economiche, ma anche più efficienti. Con supporti che superano ampiamente la carta o le slide in Power Point. Che permettono di fare i quiz online senza che i corsisti si aiutino o copino. E quanto altro, era solo un esempio riduttivo. 

Ma sono più efficienti e belle, interessanti, piacevoli ... perché le tiene un Istruttore che ha deciso di farlo! 

Che sa ben parlare, utilizzare i mezzi, spiegare approfonditamente e piacevolmente. E che per questo è stato scelto dal Diver, col passa parola o dietro indicazioni specifiche della stessa didattica proponente. 

Conclusione: 

togliendo l’ostaggio della location, mettendo i Professionisti insieme in un cloud office, il mercato si muove naturalmente sui migliori. Ciò è anche, in termine ultimo, quello che ha sempre voluto fare PTA: dare un mezzo per premiare sforzi e qualità dei propri Istruttori impegnati, aggiornati, capaci e con feedback positivo dei Corsisti. E, lo diciamo ufficialmente nel caso vi fosse qualche residuo dubbio, eliminare le rendite di posizione. 

Inutile dire che lo stesso principio funziona sulle immersioni. 

Un Istruttore decide di dedicarsi alla sola (o maggiormente) parte acquea. Si pone dunque in prima fila per questo servizio, in cui pensa di essere particolarmente competitivo ed organizzato. O perché questo gli piace fare. 

Il Diver, terminata la parte teorica con chi ha voluto, sceglie dove effettuare la parte pratica. Se vorrà, si potrà far aiutare dall’Istruttore che lo ha accompagnato in teoria, comunque la decisione è sua e non casuale. Mirata. Come si scelgono le strutture ed i servizi su Tripadvisor. 

Infatti nella Piattaforma Digitale, nei Cloud Office dei Professionisti, vi sarà spazio per commenti dei Clienti. Che produrranno, nel tempo, vari feedback al punto da diventare statisticamente rilevanti. Quindi credibili come indirizzo di scelta (… nonché come Controllo Qualità da parte PTA). 

Un “Concept” moderno ed in linea con tutte le altre cose che facciamo nei mercati più evoluti della subacquea. 

Quale sarà il risultato di questi processi (attenzione: non avremo né le strutture complete nè tale risultato in 24 ore … ci vorrà qualche tempo per avanzare i lavori, perfezionarli e produrre risultati finali

Che anche qui il sistema arriverà ad un livellamento, ma verso l’alto. Ma il sistema così fatto non muove verso solo una Qualità maggiore. Anche verso una Fruibilità  maggiore. 

Si pensi infatti all’Istruttore che vede arrivarsi, in un fine settimana, il Diver che ha già svolto -e molto bene- la parte teorica. Dunque deve solo dedicarsi all’acqua.

Finalmente il week-end diventa vivibile, non una strenua corsa all’ultimo secondo. Più qualità-sicurezza anche sull’acqua, ma anche più rilassatezza e divertimento.  

Ora: è noto che il “ Trasferimento Allievo" è una pratica contemplata da ogni Agenzia Didattica ... ma di fatto inutilizzata. Per mancanza di quei mezzi tecnologici, qualitativi nonché competitivi economicamente, che la potessero porre realmente sul campo. E forse soprattutto (non pensiamo che sia sempre solo tecnologia ... la creatività e la visione dove la mettiamo?)  perché nessuno ha mai avuto questo approccio non solo come "possibilità contemplata negli standard” o come “optional” ma come VERA E PROPRIA STRATEGIA DIDATTICA E COMMERCIALE

Conclusione?  

Meglio dire nuovo inizio.

In PTA desideriamo Professionisti che utilizzano il sistema didattico più adatto ai tempi in cui viviamo, alla nuova generazione che manca e deve necessariamente entrare, all’organizzazione logistica e commerciale che vogliamo rivoluzionare: Dando un netto colpo di spugna al passato. E quindi trasmettano, sentendosi bene con se stessi, con soddisfazione e ritrovata motivazione, la grande passione subacquea a chi ne sta aldifuori: solo così ci potrà essere una vera ripartenza.